La vita di una donna che scopre di avere un tumore alla mammella ed è costretta a sottoporsi ad un intervento al seno, viene spesso rivoluzionata. Le pazienti non devono solo accettare la malattia, ma anche ristabilire la propria posizione nella vita sociale, lavorativa e di relazione senza lasciarsi limitare dagli esiti della mastectomia. La ricostruzione mammaria è il punto di partenza nel percorso di rinascita che ogni donna può intraprendere. Per stare bene è necessario che corpo e mente siano in sintonia, così la terapia fisica non basta. Per ritrovare l’audace spensieratezza che contraddistingue ogni guerriera, bisogna tornare a sentire il corpo come proprio, ad amarsi e volersi bene. Su questa strada la ricostruzione rappresenta un importante alleato perché, rimodellando il seno, si offre una nuova prospettiva e si spazzano via un po' di nuvole. L'intervento può realizzarsi contemporaneamente alla mastectomia, riducendo i tempi e i costi in un'unica operazione chirurgica. Oggi la ricostruzione della mammella è praticamente sempre possibile dal punto di vista tecnico. Ogni donna può sottoporsi all' intervento ricostruttivo, se lo desidera, secondo tempi e modalità variabili che vengono concordati con l’equipe di riferimento: il chirurgo che effettua la mastectomia, l'oncologo che suggerisce eventuali terapie complementari e il chirurgo plastico che si occupa della ricostruzione. Anni di studi e ricerche hanno verificato che la ricostruzione non interferisce né con l’andamento della malattia, né con eventuali terapie oncologiche, ma apporta sulla paziente grandi benefici psicologici. La ricostruzione avviene secondo diverse tecniche, che possono essere distinte in due categorie. Da un lato vi sono quelle che si avvalgono di materiali protesici, dall’altro quelle che utilizzano i tessuti della paziente. La strada da seguire viene cucita su misura, in base alla conformazione fisica e all’età della paziente. La possibilità di evitare l'uso della protesi esterna, indossando liberamente ogni tipo di abito o costume da bagno è motivo di gioia per tutte le guerriere che hanno vinto la propria battaglia. “Perché la vita ci sorrida, bisogna guardarla sorridendo” dice un saggio detto.