Con il trascorrere del tempo, il graduale rilassamento della cute sulle palpebre è fisiologico a causa della natura delicata della zona, sottoposta dalla contrazione dei muscoli mimici a continue sollecitazioni.
Tuttavia, quando il contorno occhi diventa eccessivamente cadente e si formano le tanto temute borse, la formula magica da pronunciare è blefaroplastica: l’intervento indicato per rimuovere gli eccessi cutanei dagli occhi e cancellare ogni traccia delle fatidiche borse adipose. Oggi, è forse il più diffuso tra gli interventi di chirurgia plastica ed estetica, viene eseguito ambulatorialmente ed è considerato un “entry level” della chirurgia mini invasiva. È l’intervento che dà grandi risultati e soddisfazione sia al paziente che al chirurgo, ma non per questo va sottovalutato.
Chi decide di sottoporsi ad un intervento medico, non sta di certo entrando nello studio dell’estetista.
Dunque è bene tenere in considerazione vantaggi e possibili rischi. La blefaroplastica di per sé non è particolarmente dolorosa, infatti eventuali dolori del post-operatorio durano pochi giorni e possono essere attenuati con semplici farmaci analgesici. Le complicanze dell’intervento invece possono assumere sfumature diverse a seconda della parte trattata. Se si interviene su quella superiore, il rischio è che l’eccessiva rimozione di tessuto cutaneo causi una chiusura incompleta delle palpebre. Il risultato estetico è innaturale e si associa a importanti disturbi come la secchezza oculare, la sensazione di sabbia negli occhi ed il bruciore. Intervenendo sulla parte inferiore, un’eccessiva rimozione di tessuto cutaneo potrebbe portare ad un abbassamento del margine palpebrale inferiore e all’anomala esposizione della parte bianca dell’occhio.
Le conseguenze di questo fenomeno, noto come scleral show, sono estetiche e funzionali: un’eccessiva visibilità della sclera infatti, oltre a conferire all’occhio un aspetto troppo rotondo, comporta problemi più complessi. Il botox e il plexer, più economici e meno invasivi, sono considerati delle alternative alla blefaroplastica. Il plexer è una metodica made in Italy, un trattamento totalmente soft che non necessita di anestesia locale. Una grande attrattiva per chi teme di sottoporsi ad un’operazione chirurgica che d’altro canto non assicura risultati immediati.
Esperienza, rispetto dell’anatomia, moderazione ed estrema misura sono ingredienti essenziali per raggiungere il risultato atteso. Per ottenere uno sguardo sereno, ringiovanito e fresco, in cui riconoscersi, non servono miracoli. Addio alle borse di grasso che si formano sotto l’occhio creando uno sguardo stanco, addio a tutte le smorfie insoddisfatte che si è soliti fare allo specchio.
La nostra gioia e il nostro benessere non hanno prezzo, ma se il range tariffario è anche contenuto, non resta che esprimere il desiderio.