Addominoplastica: quando serve rivolgersi al chirurgo plastico?

Addominoplastica: quando serve rivolgersi al chirurgo plastico?

 Se poteste sfregare una lampada magica e esprimere un desiderio, cosa immaginereste? Avete appena pensato a degli addominali definiti? Allora questo è l’articolo che fa per voi. Non è di certo un mistero che gli addominali si facciano a tavola, ma se dieta rigida e ripetizioni compulsive non bastano, non resta che ricorrere ad un buon chirurgo esperto di interventi di addominoplastica.

Eccesso di tessuto adiposo e cute, ventre flaccido che ha perso tonicità, pancia rilassata e cadente saranno presto un lontano ricordo. Ma quando occorre realmente affidarsi al chirurgo plastico per agire sull'addome? È bene tenere a mente che questo intervento ha lo scopo di eliminare  il grasso e la pelle in eccesso, rinforzando la parete addominale attraverso particolari tecniche di sutura muscolare. Nei casi più accentuati, il corpo può presentare il cosiddetto “grembiule”, un eccesso di tessuti che arriva a ricoprire la regione pubica. Non esiste sana alimentazione in grado di ridurre questo difetto estetico che crea non poco imbarazzo. L’addominoplastica resta dunque l’unica soluzione, la bacchetta magica nelle mani del tuo chirurgo di fiducia.

Richiesto sia dagli uomini che dalle donne che in seguito a diete drastiche o gravidanze non riescono a risolvere i problemi di cedimento nonostante l'esercizio fisico e una dieta equilibrata,  l’intervento di addominoplastica può avvenire in versione tradizionale, quindi completa, o mini. Nel primo caso, la cicatrice si estende da un fianco all’altro, nel secondo è più ridotta, per risolvere gli inestetismi meno pronunciati. Scegliere una clinica solo in base al costo e prediligere dunque un’addominoplastica low cost vuol dire esporsi ad un alto rischio, perché il prezzo basso è quasi sempre sinonimo di risparmio in termini di sicurezza.